
Katana del periodo Shinshinto a firma Ikeda Isshu Nyudo Ryuken
Katana firmata 出羽國住池田一秀入道龍軒 Dewa kuni ju Ikeda Isshu Nyudo Ryuken del periodo Shinshinto, 1831. Sugata shinogi zukuri, torii zori, iori mune con chu kissaki. La hada è un ko itame compatto e luminoso. Lo hamon è gunome choji midare con tratti di kobushi gata choji con forti nie deki, ashi e chikei. Il boshi è ko maru, kaen. Il nakago è ubu, ha agari kurijiri, sujikai yasurime ed un mekugi ana. Ikeda Isshu nacque a Yuzawa nel 1772. Fu allievo del grande maestro Suishinshi Masahide dal quale apprese l’arte della forgiatura. Nel secondo anno dell’era Bunka, 1805, si trasferì a Tsuruoka nella provincia di Yamagata al servizio del clan Sakai. Nel 1808 prese i voti di monaco e cambiò il suo nome in Nyudo Ryuken. Morì all’età di sessantanove anni nel maggio del dodicesimo anno dell’era Tempo, 1841. Le successive generazioni di forgiatori continuarono ad adottare il nome di Isshu ed a lavorare a Tsuruoka dove prosperarono fino al periodo Meiji.
Nome oggetto (kanji): 刀 Nome oggetto (romaji): Katana Epoca: Shinshinto, Edo, 1831 Nagasa: 75,9 cm Sori: 1,4 cm Moto-haba: 3,1 cm Saki-haba: 2,3 cm Moto-kasane: 0,8 cm Saki-kasane: 0,6 cm Mei: 出羽國住池田一秀入道龍軒 – Dewa kuni ju Ikeda Isshu Nyudo Ryuken / 天保ニ年四月日 – Tenpo ninen yongatsu hi (aprile 1831) Montatura: Koshirae buke tsukuri |
Il kohirae con kodogu Issan Joi

Il koshirae è adornato da un set di kodogu ad opera di Issan Joi. La tsuba, firmata 一蝅堂乗意 Issando Joi, realizzata in sentoku con dettagli in oro, raffigura un samurai di alto rango in abito tradizionale con tachi al fianco su un lato mentre sull’altro arco e freccia della tradizionale arte del Kyudo, l’arco giapponese. I menuki raffigurano invece Agyo e Ungyo, i guardiani Nio dei templi shintoisti. Fuchi e kashira hanno come tema il tradizionale teatro Noh, con maschera femminile sul fuchi e quella del Tengu sul kashira. Issan Joi, vero nome Nara Tashichi, nacque nel quattordicesimo anno dell’era Genroku, 1701, nella prestigiosa famiglia Toda Matsudaira della provincia di Mino. Studiò sotto il maestro Toshinaga e divenne uno dei Nara Sansaku, i tre grandi maestri della scuola Nara. Morì nell’undicesimo anno dell’era Horeki,1761. La saya è in buone condizioni ma presenta una un danno ed una provvisoria ricostruzione nell’area del kojiri, come mostrato in foto, probabilmente risalente agli anni ’70 e necessita di restaruro, così come lo tsuka maki.
La scuola Suishinshi Masahide
Suishinshi Masahide 水心子正秀 nacque nel terzo anno dell’era Kansei, 1750, ad Akayuzai, figlio di un samurai del clan Yamagata. Iniziò in tenera età a dedicarsi alla forgiatura della spada giapponese, iniziando a diciotto anni a studiare sotto il maestro Shitahara Yoshihide. Completati gli studi divenne forgiatore per un clan vassallo degli Yamagata con il nome di Suishinshi Masahide nel terzo anno dell’era Anei, 1774. Successivamente servì il clan Tatebayashi trasferendosi a Edo, oggi area di Nihonbashi a Tokyo, dove iniziò ad insegnare ai numerosi forgiatori che avrebbero poi continuato la sua opera, fra i quali Taikei Naotane, Hosokawa Masayoshi e Nyudo Ryuken. Si ritirò a vita privata nel primo anno dell’era Bunsei, 1818, all’età di sessantanove anni, lasciando il lavoro nelle mani di suo figlio Nidai Suishinshi Masahide (seconda generazione). Suishinshi Masahide morì nel nono mese dell’ottavo anno dell’era Bunsei, 1825, all’età di 76 anni. Nei suoi lavori si riconoscono le influenze dei grandi forgiatori del passato quali Masamune e Naoe Shizu, così come quelle di Sukehiro e Inoue Shinkai. Masahide è oggi riconosciuto come il più influente forgiatore del periodo Shinshinto.

Per un approfondimento sulla spada giapponese: Valutare una spada giapponese