Tipologie di hamon della spada giapponese

Quale risultato dello yakiire lo ha della lama si indurisce divenendo in grado di sostenere il taglio. Qaundo si osserva la lama contro la luce il ji diviene nero e lo ha bianco e la linea tra i due si rivela brillante e facilmente distinguibile. La forma di questa linea è conosciuta come hamon, ed è fortemente influenzata dallo tsuchioki (anche tsuchidori), l’applicazione di una patina di argilla. Prima di essere temprata la lama viene completamente cosparsa di una mistura di argilla, con uno strato più fine sullo ha rispetto al resto della lama. Metodi e forme di applicazione sono diversi per ogni scuola. Lo hamon viene principalmente classificato in suguha (dritto), notare (ondulato) e gunome (a forma di dune). In maniera semplificata possiamo dire che tutti gli hamon eccetto il suguha sono midareba (irregolari); questa dicitura può essere divisa in ko midare (piccolo midare), o midare (grande midare) e saka midare (tendente al midare). Vi sono inoltre hamon risultato dell’incrocio di più tipologie. I vari hamon sono soggetti alle tendenze estetiche di ogni epoca e mostrano caratteristiche tipiche di un periodo, di una provincia o di una scuola. Lo hamon è inoltre un ottimo indicatore della maestria del forgiatore.
Suguha: Questo disegno diviene popolare a partire dall’ottavo secolo e molte lame famose, tra cui quelle di Awataguchi e della scuola Rai, riportano questo hamon. Il suguha può essere classificato, secondo lo spessore, in hiro suguha (largo), chu suguha (medio), hoso suguha (stretto) (si tenga presente che il termine larghezza si riferisce nelle discussioni non solo allo hamon ma anche allo ha in quanto difficile separare i due) e quando estremamente stretto in ito suguha. Solitamente comunque non si tratta di una semplice linea dritta, ma di uno hamon basato su suguha ma con all’interno varie attività.
Notare: Hamon gentilmente ondulato. Tani, che in giapponese significa “valle” è il termine usato per descrivere la parte inferiore dell’ondulazione , mentre i termini o notare e ko notare descrivono rispettivamente un notare largo o stretto. In molti casi altre tipologie di hamon vengono mischiate al notare, prendendo il nome di notare midare.
Gunome: Una serie di onde composte da semi cerchi di dimensioni simili. Secondo la loro dimensione questo hamon viene classificato come o gunome (largo) o ko gunome (stretto). Quando mescolato con midareba prende il nome di gunome midare. Esistono anche altre tipologie di gunome, che prendono il nome dalle loro rispettive forme.

Kataochi gunome: Creato da Osafune Kagemitsu e continuato da Kanemitsu, la parte più alta di questo gunome segue una linea retta che si inclina dalla cima verso la “valle”. Noto anche come gokogiriba (dente di sega).
Togari gunome: Gunome le cui cime sono appuntite ed ordinate, si trova nelle lame Sue Seki e relative scuole.
Sabon sugi: Gunome tre cedri. Una varietà di togari gunome la cui forma ricorda lo stagliarsi di tre cedri. Originario di Kanemoto II.
Gunome choji: Gunome in cui ogni ondulazione assume la forma del garofano (choji).
Juka choji: Choji midare multipli, accavallati e solitamente prosperosi.
O busa choji: Choji midare largo.
Hako midare: A forma di scatola, dal disegno irregolare.
Yahazu midare: A forma di coda di pesce, dal disegno irregolare.
Uma no ha midare: A forma di dente di cavallo, dal disegno irregolare.
Fukushiki gunome: gunome multipli misti a gunome regolare.

Choji midare: La parte superiore dell’ondulazione è arrotondata, mentre quella inferiore è stretta, a forma di garofano. Questo hamon ha molteplici variazioni, quali ko choji midare (piccolo, a forma di garofano), o choji midare (grande, a forma di garofano), juka choji midare (con garofano a forma di borsa), kawazuko choji midare (a forma di girino) e saka choji midare (choji midare sporgente). Il choji midare si trova non soltanto sulle lame Bizen, ma anche in quelle delle scuole Aoe e Yamashiro. Nel periodo Shinto questo hamon si trova nei lavori della scuola Ishido e in quelli Shinshinto nelle spade Hizen ed in quelle della scuola Suishinshi. Kunisuke II creò una particolare varietà di choji conosciuta con il nome di kobushigata choji (a forma di pugno).
Koshi no hiraita midare: Simile al notare, le sue valli sono più morbide delle cime. Spesso lo si trova misto a choji o a gunome nella parte superiore della lama, principalmente su lame Bizen del periodo Muromachi.
Hitatsura: Gunome midare o notare midare con tobiyaki (aree temprate al di fuori dello hamon) distribuiti su tutta la lama. Creato inizialmente dai forgiatori di Soshu (provincia di Sagami) del periodo Nanbokucho finì per essere usato in tutto il paese.
Toran midare: Uno splendido hamon che ricorda larghe onde crescenti. Creato inizialmente da Echizen no Kami Sukehiro venne in seguito adottato da alcuni forgiatori di Osaka (provincia di Settsu) e venne riproposto ancora in alcuni lavori dell’era Shinshinto. Occasionalmente un’area temprata di forma rotonda, separata dallo hamon principale, tama (gioiello), appare all’interno del ji.
Sudare ba: Sudare significa “striscia di bamboo”. Il sudare ba è basato su suguha o su un debole notare ed il disegno all’interno dello hamon ricorda un sudare. Tanba no Kami Yoshimichi creò per primo questo hamon, mantenuto in seguito dai suoi successori.
Kikusui: Kiku significa “crisantemo” e sui significa “acqua”. Kikusui riconda un crisantemo fluttuante nella corrente.
Yoshino: Yoshino è una località famosa per l’osservazione della fioritura dei ciliegi ed il termine si riferisce indirettamente appunto ai boccioli di ciliegio. Questo hamon rappresenta i boccioli di ciliegio sul fiume di Yoshino.
Tatsuta: Tatsuta è una località famosa per l’osservazione delle foglie d’acero e questo hamon rappresenta appunto una foglia di acero sul fiume di Tatsuta.
Fujimi saigyo: “Il monaco Saigyo che osserva il monte Fuji”. Questo hamon rappresenta il monte Fuji ed un cappello di bamboo, il quale ricorda un monaco errante.